Staff Lewis'
17-09-20 12:15 |
La gara di coppa Italia Audace-Barletta come da comunicazione societaria si giocherà a porte chiuse. Un provvedimento che è parso scontato in una città come Barletta, altrove si sarebbe giocato (e si gioca regolarmente) a porte aperte in impianti anche peggiori del “Manzi-Chiapulin”. A Barletta tutto si complica. Da ordinario diventa tutto straordinario, tendente all’impossibile. Ok, domenica è il giorno delle elezioni, la polizia locale e le forze dell’ordine sono impegnate al di fuori dei seggi elettorali durante le operazioni di voto, ma altrove succede altrettanto e, sia le amministrazioni locali, sia i commissariati, trovano sempre la quadra per far sì che il tutto si svolga regolarmente. A Barletta no. Si blocca tutto e non si riescono a fare più cose contemporaneamente. Questo attesta la solita indolenza e la proverbiale inerzia che ormai ci ha travolti in ogni ambito quando a decidere è il cosiddetto settore pubblico. Va bene, domenica è un problema dell’Audace che perderà un incasso. E questo può anche essere un fatto che non ci riguarda, ma si contesta comunque l’atteggiamento (quasi menefreghista) di chi ricopre degli incarichi pubblici. È un andazzo non più tollerabile. Se Atene piange, Sparta non ride, scrivevamo nel titolo. Perché? Perché anche il Barletta non può dormire sonni tranquilli e sereni. Soprattutto per il ritorno di coppa Italia fissato per domenica 27 settembre e probabilmente anche per l’eventuale prima gara casalinga di campionato di domenica 4 ottobre. Il “Puttilli” non sarà pronto prima di dicembre/gennaio, lo sappiamo. Al “Manzi-Chiapulin” la società, a giusta ragione, ha deciso di non disputare più alcuna partita casalinga. Il “San Sabino” di Canosa non è pronto. Entro fine settembre dovrebbero completare la posa del nuovo manto in erba sintetica nel principale impianto sportivo canosino. Per il 27 settembre sarà quindi al 99% non disponibile. Per l’esordio in campionato del 4 ottobre, chissà! L’amministrazione comunale canosina si sta impegnando. Potrebbe farcela. A Trinitapoli la situazione non è chiara, c’è un commissario prefettizio e, in questi casi, non è mai semplice interloquire con una figura messa lì in qualità di “tecnico”. Soprattutto perché a interfacciarsi non è una squadra della stessa città ma il Barletta che dovrebbe essere ospitato e accolto. Cosa assolutamente non scontata. Chiediamo alla società il massimo impegno quotidiano per venire a capo di questa situazione complicata soprattutto perché siamo a ridosso dei primi impegni ufficiali. FORZA BARLETTA, SEMPRE! ⚪️🔴 www.facebook.com/barlettacalcio/photos/a.309625182579084/1623879877820268/?type=3&theater |
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Amo la mia famiglia mia moglie i miei figli e il Barletta calcio
Residenza: Barletta 15-09-20 20:08 |
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Ruggiero
Residenza: Barletta 15-09-20 16:01 |
nessuno allo stadio ma è sempre inerente al fatto del completamento del muro di cinta da completare? |
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Ruggiero
Residenza: Barletta 14-09-20 16:22 |
-------- Non c'è un limite di tempo prefissato, tranquillo. Lo Staff |
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