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[quote=Staff Lewis's]Cosa si sa? diciamo poco di ufficiale solo tante indiscrezione.

Riguardo Maldera si può solo dire che è un presidente che spende tanto, ha liquidità ed è un grande appassionato di calcio.
L'esperienza a Corato non è finita bene (se è finita), ha subìto contestazioni, più che altro non verso di lui ma verso la gestione societaria in toto e ha subìto (bis) un grave danno con la chiusura del "Comunale" di Corato dove ci sono ancora molti punti oscuri, non si sa ancora che fine farà l'impianto. Se resterà aperto o definitivamente chiuso in attesa di lavori di messa in sicurezza.

Ci sta che sia interessato al Barletta. E' una persona molto ambiziosa ed è evidente che voglia fare calcio. Magari Barletta rappresenterebbe la giusta piazza per poter fare calcio a un certo livello, cosa che purtroppo per loro a Corato non possono fare per tanti motivi. Ha con sé un gruppo di sponsor fedelissimi che lo hanno aiutato in queste stagioni alla guida del Corato. Tutta gente molto appassionata. Non li vedo come i soliti mestieranti o "immobiliaristi" improvvisati che entrano nel calcio per altri motivi.
Qualche settimana addietro si parlava di un Maldera interessato al Trani, più che altro spinto e tirato per la giacchetta dai politici tranesi che volevano regalare alla città una proprietà solida. Ma non so quanto convenga andare a Trani con un seguito sempre scarso e un impianto la cui gestione non vuole essere data a privati. Di solito tutti quelli che si avvicinano al Trani chiedono la gestione per un tot. anni dell'impianto ma l'amministrazione comunale ha sempre risposto picche. L'ultimo caso è avvenuto circa un anno fa. Credo fosse la cordata di Amato, ma mi posso sbagliare.

Sul Barletta però corrono altre voci, si parla di imprenditori barlettani interessati. Gente molto solida ma che chiede, giustamente, delle garanzie per iscritto dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco Cannito sulla questione stadio. Che sia l'agibilità parziale (categoricamente per settembre 2019), che sia per l'agibilità totale dove la classe politica locale e i senatori barlettani devono mettere pressione al CONI per velocizzare il solito l'iter burocratico per ultimare la progettazione definitiva, la messa in gara, l'aggiudicazione e l'esecuzione dei lavori.

Se son rose fioriranno, ma dipende molto dalla politica locale e soprattutto da noi tifosi che dobbiamo far capire a queste figure politiche che il Barletta non è solo un affare da 50-100 persone ma è un movimento di massa che vuole tornare a seguire la squadra della propria città.

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